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Un tocco di Puglia a Monza (tria e ceci alla Monzese)

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Ricevo e pubblico volentieri la ricetta dei Ciciri e Tria eseguita da Simona e Fabio

MONZA 27 maggio 2010.






Questa sera cena pugliese al Ristorante "Zucca&Amore" in via Reina 5 di Monza.

E' stata seguita la ricetta originale con alcune varianti.... ecco gli ingredienti:

- 400 g di pasta (a grano duro fatta in casa)
- 300 g di ceci toscani
- una carota arancione
- un sedano
- mezza carota
- tre pomodori tipo pachino
- una fesa d'aglio scamiciata
- una foglia d'alloro
- olio illibato (extra extra vergine)
- sale grosso

I preparativi sono iniziati alle ore 20.00 del giorno prima, con l'ammollo di 300g di ceci fino che alle ore 19.00 di oggi, con il raggiungimento delle sembianze più di lupini che di ceci.

Pignatta in coccio come da tradizione, con acqua, sale grosso e una bella foglia di alloro. Il tempo prevede una cottura a fuoco lento di tre ore, ma essendo già le ore 19.00 vediamo di accelerare la preparazione a due ore per mangiare per le 21.00. Quindi variante con acqua calda, fuoco un po' più vivace e coperchio sulla pignatta per una pronta bollitura.

Da una parte prepariamo un trito grosso della mezza cipolla bianca, della carota arancione, del sedano, dei tre pomodori, con una fesa d'aglio scamiciata; il tutto pronto per l'unione con i ceci a metà cottura.

Mentre prosegue la cottura e i ceci vengono controllati a "vista" ogni 10 minuti iniziamo la preparazione della pasta.

Quatto etti di farina a grano duro, acqua e forza a due mani, stesura con il mattarello e raggiungimento del tiraggio ideale con le dita (roteazione tipo pizzaioli). A questo punto taglio grossolano della pasta a rombi irregolari e spolverata con grano duro per evitare attaccaggi vari. Sono già le ore 19.45 siamo quasi a metà cottura. In una pentola antiaderente olio illibato (extra vergine) con fesa d'aglio scamiciata, carota tirta, cipolla trita, sedano trito e pomodorini triti. Leggero "friggimento" del trito poi aggiunta di acqua di cottura dei ceci, 10 minuti e siamo alle ore 20.00 uniamo nella pignatta con i ceci.

Quarantacinque minuti di andamento a fuco lento, con costante rigiri in senso orario e antiorario. Nella pignatta i ceci iniziano ad asciugarsi e si crea un po' di amalgamento generale degli ingredienti, se nel caso conviene non fare asciugare troppo, quindi continua aggiunta di acqua.

Siamo quasi in dirittua d'arrivo, gli ultimi minuti sono i più delicati...la tensione aumenta.


In una pentola antiaderente abbondante olio, quando è bollente bollente buttiamo metà della pasta (200g) che rapidamente si trasforma in forme irregolari tipo frittelle dolci o delle chiacchere caserecce, quando la doratura inizia a diventare colore caramello, rapido travaso del tutto (olio fritto compreso) nella pignatta.

Nel frattempo abbiamo preparato l'acqua per la cottura della rimanente pasta. Quando bolle immergiamo la pasta e dopo quattro minuti, la scoliamo e la buttiamo nella pignatta per gli ultimi minuti di cottura, ultime mescolate per amalgamare gli ingredienti...... e a tavola.

Il tutto viene servito su tavola rustica dell'800 senza tovaglia e accompagnamento dal vino nobile di montepulciano del 2002 offerto dalla casa vinicola Saiagricola.





Buon Appetito. Ottimo!!!

Fabio&Simo

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